E il singolo "Metamorfosi" è un viaggio audace attraverso i confini della fusion e del jazz
Che cosa è accaduto dopo l’esplosione punk nella musica italiana? Solo confusione
Ancora un altro articolo di Marcello Nitti, fotografo professionista tarantino, divulgatore e studioso appassionato di cultura musicale, questa volta con un sua nota datata 2 aprile 1983, esaminando sempre i fenomeni musicali nati dopo l’esplosione del punk.
di Marcello Nitti
Due note. La prima: attualmente stiamo attraversando un lungo periodo di confusione. Molti gruppi sono nati dopo l’esplosione Punk, che avvenne nell’ormai mitico biennio 1976-1977. Di conseguenza vari stili sono andati miscelandosi, dando forma a una serie di collaborazioni di breve durata.
Più di una volta la stampa britannica ha riportato nelle sue colonne notizie di nascita di estrosi gruppi – vuoi in stile western, vuoi in stile pirata, macho, africano – cose che oggi non fanno più sensazione.
Una collaborazione senza una precisa immagine scenica è quella che hanno effettuato, da circa un anno, l’ex bassista della “Gang Of Four” e l’ex tastierista degli “XTC”.
Il nome che si sono dati è “Shrieback” ed il loro primo risultato è l’album “Cave” (edito dalla “Y Records”). Fusioni ritmiche corpose, cesellate benissimo da Dave Allen (basso) e intessute da Barry Andrews (tastiere). Vi ricordo che l’Andrews, dopo essere stato alla corte di Robert Fripp, continua a lavorare con molto gusto.
La seconda nota la dedico a “Mister Fantasy”, trasmissione di Stato che sta scadendo di qualità. Non c’è dubbio: “Mister Fantasy”, per ovvi motivi di mercato, ci propone sempre gli stessi video e/o angoli tappabuchi come le “video-lettere”.
Chiediamo: più notizie riguardanti le novità discografiche internazionali e filmati sui concerti di buona fattura che si svolgono in Italia, con relative interviste.
Nell’ultimo anno in Italia si sono esibiti i “Virgin Prunes”, i “Simple Minds”, gli “Ultravox”, gli “XTC”, i “Bootown Rats”, “Siouxsie and the Banshees”, “Dead Kennedy’s”, “Bauhaus”, “New Order”, “Echo and The Bunnymen” e altri ancora, i quali puntualmente non hanno trovato spazio nella trasmissione del caro “capello scolpito”.
E Davide Cantarella ci propone l’ultima tappa del suo viaggio musicale, un’esperienza sonora unica nel suo genere
Il singolo “Metamorfosi” segna l’ultima tappa del viaggio musicale di Davide Cantarella, un’esperienza sonora unica che vede le percussioni trasformarsi da semplici strumenti a narratori vibranti di un’avventura senza precedenti. Disponibile ora su tutte le piattaforme digitali, questo inedito è una produzione firmata dall’etichetta discografica Bit & Sound Music.
“Metamorfosi” non è solo un titolo; è l’essenza di un percorso artistico lungo quindici anni, inaugurato da Davide con la sua innovativa visione denominata “Groove Inaspettato”. Da allora, ogni nota e ogni ritmo hanno segnato passi verso un’evoluzione continua, arricchendo il brano di esperienze, incontri e ispirazioni che oggi ne definiscono l’identità.
Quest’opera è l’incarnazione della visione artistica di Davide, un luogo dove fusion e jazz si intrecciano in un dialogo intenso, orchestrato dalle mani di un percussionista che ha dedicato la sua vita alla ricerca ritmica e all’esplorazione sonora. Davide dimostra che le percussioni possono essere altrettanto espressive e melodiche di qualsiasi altro strumento, portandoci in un’esplorazione profonda dei linguaggi espressivi del jazz e oltre.
“Metamorfosi” rappresenta un’armonia perfetta tra l’esperienza dei musicisti affermati e l’energia dei giovani talenti, tutti uniti sotto la guida di Davide. Il brano è un incontro di generazioni, una fusione di artisti che insieme creano qualcosa di veramente unico.
LINE UP: – Silvio Ariotta: Basso; – Angelo Carpentieri: Chitarre; – Leonardo De Lorenzo: Batteria; – Jerry Popolo: Sax Tenore; – Guglielmo Santimone: Piano e Rhodes; – Vittoria Lomonaco, Antonio Valentino, Sara Renèe Piccirillo: Voci e Cori
Un caloroso ringraziamento va quindi a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa creazione magica, in particolare all’editore e produttore Tino Coppola, al Recoa Studio di Pasquale Faggiano, a Enzo Figliolia per Immagine e Foto, a MaxDale per l’Editing e a Tarto per il Video.
“Metamorfosi” è più di un invito ad ascoltare; è un appello a immergersi nella profondità della musica, un viaggio che supera il mero ascolto per toccare le corde dell’anima. Davide Cantarella ci ricorda che la musica non è definita solo dai suoni che udiamo, ma risuona profondamente dentro di noi.
Scoprite “Metamorfosi” e lasciatevi trasportare in questa straordinaria avventura sonora.
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