«Leggi tu, leggo anch'io... leggiamo insieme». I libri che rendono più ricca la nostra vita
Un romanzo di svolta che descrive l’apatia e la decadenza della borghesia italiana
Questa volta l’appuntamento con la rubrica “Leggi tu, leggo anch’io… leggiamo insieme”, è con un classico della letteratura italiana del Novecento: “Gli indifferenti” di Alberto Moravia. “Fermetef” con la consueta verve fa la sua disamina di questo romanzo, infondendoci come sempre la voglia di leggerlo o rileggerlo ancora.
di Fermetef
Alberto Moravia, nato Alberto Pincherle il 28 novembre 1907 a Roma e deceduto il 26 settembre 1990, è stato uno degli scrittori più influenti del XX secolo in Italia. La sua opera è caratterizzata da una profonda analisi critica della società borghese e delle dinamiche psicologiche dei suoi personaggi. Moravia ha esplorato temi come l’alienazione, l’indifferenza e la decadenza morale, spesso attraverso una lente freudiana e marxista.
“Gli indifferenti”
“Gli indifferenti” è il romanzo d’esordio di Moravia, pubblicato nel 1929. Questo libro è considerato uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento e rappresenta una feroce critica della borghesia romana dell’epoca.
La trama
Il romanzo si concentra sulla famiglia Ardengo.
Mariagrazia Ardengo – La madre vedova, che ha una relazione con Leo Merumeci.
Carla Ardengo – La figlia ventiquattrenne, che viene corteggiata da Leo.
Michele Ardengo – Il figlio ventiquattrenne, che è profondamente disilluso e frustrato dall’ipocrisia che lo circonda.
Leo Merumeci è un uomo cinico e manipolatore che cerca di sfruttare la famiglia Ardengo per il proprio tornaconto. La relazione tra Mariagrazia e Leo è segnata dall’opportunismo, mentre Leo tenta di sedurre Carla, che è inizialmente passiva ma poi sviluppa una crescente consapevolezza della propria situazione. Michele rappresenta l’incapacità e l’apatia di fronte alla corruzione e alla decadenza morale della sua famiglia.
I temi del romanzo sono soprattutto l’indifferenza e l’apatia: i personaggi sono spesso caratterizzati dalla loro incapacità di provare emozioni autentiche e di reagire agli eventi che li circondano. Ma soprattutto la decadenza morale è il tema centrale del romanzo, esplora la corruzione morale della borghesia, mettendo in luce le ipocrisie e le false apparenze.
In tutto questo si sottende una profonda critica sociale: attraverso una descrizione realistica e a tratti spietata, Moravia punta il dito contro la società borghese italiana del tempo.
Lo stile
Moravia adotta uno stile sobrio e analitico, con una grande attenzione ai dettagli psicologici dei personaggi e alle loro interazioni. La sua prosa è chiara e diretta, senza abbellimenti superflui, il che contribuisce a rendere il romanzo ancora più potente nella sua critica sociale. Perciò l’importanza de “Gli indifferenti” è notevole poiché ha segnato un punto di svolta nella letteratura italiana, introducendo un nuovo modo di raccontare la realtà sociale e psicologica. L’opera ha avuto un impatto duraturo sulla letteratura e sulla cultura italiana, influenzando numerosi autori e diventando un punto di riferimento per la narrativa del Novecento.
In sintesi, Alberto Moravia, attraverso “Gli indifferenti”, offre una visione penetrante e critica della società borghese italiana, esplorando temi quali l’indifferenza e la decadenza morale con uno stile unico e influente.
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