ALCHIMIA & DINTORNI
Come si può guarire per sempre la propria vita secondo il pensiero di Louise Hay
di Aleister
LOUISE HAY è nata a Los Angeles ed è morta nel 2017 all’età di novanta anni. Ha avuto una vita movimentata. Ad appena cinque anni viene violentata da un vicino di casa alcolizzato, e poi ripetutamente dal patrigno. A quindici anni scappa di casa e a sedici rimane incinta, ma è costretta a dare in adozione la sua bambina. Queste vicende fanno nascere in lei un profondo senso di colpa e la convinzione “…di essere inferiore e di non meritare nulla.” Va a New York e lavora come modella, ma rifiuta di accettare la sua bellezza e continua a concedersi a chiunque si dimostri gentile con lei per soddisfare il suo bisogno di affetto. Si sposa con un ricco inglese che, però, dopo quattordici anni la lascia per un’altra, facendola ripiombare nel suo complesso d’inferiorità. Negli anni ‘70 frequenta la Chiesa della Scienza Religiosa, di cui diventa anche ministro di culto, avvicinandosi in questo modo ai temi della spiritualità. Le viene, quindi, diagnosticato un cancro all’utero in fase terminale, ma Louise rifiuta le cure tradizionali e riesce lo stesso a sconfiggere la malattia grazie al suo approccio basato sul pensiero positivo (anche se nessun medico, ovviamente, ha mai confermato tale cosa). Comincia, così, a scrivere libri per aiutare la gente e fonda anche una propria casa editrice.
Louise Hay è considerata la maggiore esponente del pensiero positivo (positive thinking), nato nell’ambito del movimento New Age. Questo si basa sul rifiuto di qualunque verità assoluta e della stessa idea di religione, sostituita da quella di spiritualità, nonché sul rifiuto della nozione di peccato, sostituita da quella di malattia, che può essere sempre superata con un cambiamento di coscienza. Louise Hay, infatti, giunse alla conclusione che il suo cancro fosse stato causato dal risentimento che aveva covato per anni dentro di sé per le sofferenze subite nell’infanzia, e sostituendolo con il perdono di se stessa e degli altri riuscì a guarire (almeno, è quello che lei sostiene).
Il pensiero positivo non è altro che la scoperta del potere creativo del pensiero, un potere che tutti abbiamo ma che è limitato da schemi ristretti e negativi che abbiamo assorbito, spesso inconsciamente e senza nemmeno accorgercene, nell’infanzia. Per poter usare tale potere occorre fare ricorso ad affermazioni e visualizzazioni. Le affermazioni devono sempre essere costruite al tempo presente e non contenere negazioni. Le visualizzazioni possono essere agevolate con degli esercizi allo specchio. È qui, infatti, davanti alla propria immagine, che ci rendiamo conto di quanto questa sia diversa da quella che ci siamo costruiti, e diventa, perciò, più facile prendere coscienza del disprezzo per se stessi e trasformarlo in accettazione e approvazione.
Da tali principi fondamentali derivano diversi corollari:
1) Ognuno di noi è responsabile al cento per cento di ciò che fa e di ciò che gli accade nella vita, sia il bene che il male; non ha senso ed è sbagliato dare la colpa agli altri.
2) Ciò che pensiamo di noi stessi diventa reale per noi. I pensieri che abbiamo nella mente creano il nostro futuro, e le parole che usiamo creano la nostra realtà. Pertanto, dobbiamo bandire ogni pensiero negativo fare attenzione alle parole che normalmente adoperiamo.
3) Le chiavi per un cambiamento positivo sono l’approvazione e l’accettazione di sé nel momento presente. Dobbiamo accettarci così come siamo, comprendendoci e perdonandoci per le nostre attuali incapacità.
4) Dobbiamo lasciar andare il passato, senza soffermarci troppo su ciò che è stato.
5) Dobbiamo perdonare, il che non vuol dire giustificare il cattivo comportamento o la violenza altrui; vuol dire, invece, trasformare il nostro risentimento in comprensione. La comprensione, infatti, libera noi stessi: perdonando facciamo un dono a noi stessi.
Puoi guarire la tua vita è il best-seller di Louise Hay, quello in cui il suo pensiero è espresso più compiutamente. Un libro di self-help che può tornare utile anche a chi non si sente vicino alle tematiche New Age e che merita comunque di essere letto.
Scrivi un commento