Le tradizioni culinarie di Pasqua e Pasquetta
A Favara in Sicilia si trova l’agnello pasquale di marzapane più buono in Italia
di Valeria Meli
Chi non ha mai assaggiato l’agnello pasquale esposto in tutte le pasticcerie d’Italia? Ma c’è una città, in provincia di Agrigento, che da secoli tramanda un’usanza antichissima legata alla Pasqua. Stiamo parlando della città di Favara, e la tradizione è quella del dono degli agnelli in pasta di mandorla in occasione del giorno di Pasqua. Pare che le prime a realizzarlo, furono alla fine dell’Ottocento, le suore del Collegio di Maria del quartiere Baita. Ovviamente scelsero proprio la forma dell’agnello per collegarsi al significato iconografico pasquale cristiano, dove è simbolo sacrificale di redenzione e resurrezione.
Dopo il 1950 la produzione dell’agnello in pasta di mandorle divenne sempre più frequente, tanto che, alla metà del Novecento, Favara venne denominata “Città dell’agnello pasquale” e nacque un’apposita sagra che si svolge annualmente durante il periodo pasquale e che prevede non solo la degustazione dei dolci tipici della città, ma anche mostre ed esibizioni folcloristiche.
Realizzato con uno degli elementi principe della pasticceria siciliana, la pasta di mandorla o il marzapane appunto, all’agnello pasquale viene solitamente data la forma accovacciata, con le zampe ripiegate. Il viso è spesso decorato, così come il vello e la confezione che riproduce un recinto fatto di fiorellini di cioccolato e zucchero. L’interno dell’agnello siciliano, a differenza di quello presente nel resto del sud d’Italia, è realizzato in pasta di pistacchio. Nelle pasticcerie siciliane è possibile assaggiarlo in tutti i periodi dell’anno e non soltanto a Pasqua. Una prelibatezza da non perdere assolutamente!
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