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Gli scacchi secondo il campione mondiale Magnus Carlsen sono diventati noiosi

Ai tempi dell’AI, la mossa del cavallo è più efficace solo con Freestyle Chess960

Magnus Carlsen (foto web)

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di Valeria Meli

NONOSTANTE IL suo grande successo, gli scacchi tradizionali sono diventati noiosi sia da giocare che da guardare. E’ così che il cinque volte campione mondiale Magnus Carlsen ha bollato il gioco che lo ha reso celebre disertando il campionato mondiale di Singapore. Al posto delle competizioni mondiali, il giocatore norvegese ha sfidato il suo celebre avversario Fabiano Caruana ad un campionato di scacchi Freestyle. Notizia non da poco se si considera che i due sono capaci di influenzare profondamente il mondo degli scacchi e il futuro stesso della disciplina. Da tempo Carlsen afferma di apprezzare molto le sfide e la libertà di pensiero che gli scacchi “Fischer Random” (o Chess960″ o “ChessXLV”) garantiscono. Effettivamente negli ultimi anni le principali piattaforme scacchistiche, grazie anche all’introduzione dell’intelligenza artificiale, consentono una conoscenza ormai competa dei meccanismi di gioco e delle mosse più efficaci e sicure per assicurarsi una vittoria certa. Ed è proprio nei confronti di questa ripetitività che il campione del mondo ha iniziato a provare una profonda insofferenza. Vincitore del macht è stato – neanche a dirlo – proprio Magnus Carlsen. L’evento, conclusosi pochi giorni prima del Campionato Mondiale FIDE 2024 a Singapore, ha promosso il lancio del Freestyle Chess Grand Slam Tour 2025, un evento della durata di un anno che presenterà la variante Chess960.

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