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RITI & TRADIZIONI DELLA TERRA DI PUGLIA

A Ferragosto non solo stelle cadenti ma anche i tusèll della Madonna dell’Assunta

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di Natia Merlino

Dal cibo alla devozione passando per le tradizioni: è questo il filo conduttore che conduce ai tusèll. Questo termine dialettale del foggiano deriva dal nome di una varietà di grano coltivata nella zona di Apricena ed è passato ad indicare altari votivi allestiti per ringraziare la Madonna dell’Assunta che si festeggia il 15 agosto in segno di ringraziamento per il raccolto avvenuto e andato a buon fine.
La tradizione vuole che i tusèll fossero preparati all’interno di cappelle, ma dopo il terremoto del 1627 che colpì la Capitanata, si ammirano presso le abitazioni dei cittadini, in una sorta di gara che prevede anche una premiazione. Il rito di preparazione prevedeva e prevede un altarino addobbato con le migliori coperte da letto, stoffe, veli, biancheria, oltre che oggetti di uso quotidiano, che ricordano la tradizione contadina, come setacci per il grano, frutta, grano, olio e vino.
La notte tra il 14 e il 15, passeggiando per le strade del paese, si ha modo di ascoltare il Rosario e i canti di religiosità popolare di devozione alla Madonna. A mezzanotte le donne prendevano e prendono posto dinanzi ai tusèll e con il Rosario tra le mani, pregando intensamente con ripetuti segni di croce.
All’Ave Maria si contrapponeva il canto del girolé, usanza folcloristica legata al mondo contadino: almeno una decina di ragazzi si disponevano formando un cerchio e intrecciando le braccia, ponevano ciascuno le mani sulle spalle del compagno accanto. Altri giovanotti si sorreggevano sulle loro spalle in minor numero, ma alla stessa maniera; su questi altri ancora per formare un cono umano che girava al ritmo del “giróllè”, cantando: “Giróllé llé llé, pizzecanto’, nto’, nto’…” e, ai primi segni d’instabilità, al segnale convenuto, quelli di su cominciavano a saltar giù nell’ordine prestabilito per evitare di farsi male o farlo ai compagni.
Non da meno Canosa di Puglia, che sin dai primi del ‘900 è protagonista di altarini devozionali.
Questa “mostra” di altari e preghiere alla Madonna è facile trovarla anche a Rutigliano, dove gli “Altarini di Ferragosto” addobbati con luminarie, drappi, fiori, piante, lucerne in terracotta, bandiere e lampioni di carta, nei giorni 14, 15 e 16 fanno sfoggio di sé per le strade del Borgo antico e di altre zone, vegliati da devoti e turisti.
Per chi è nel Salento nel giorno della Festa dell’Assunta, può accompagnare la processione e degustare piatti locali.
Questo culto, riportato nei documenti della Dormitio Mariae e del Transitus Virginis che vuole la Madre di Dio assunta con l’anima in cielo, vive e viene ammirato da spettatori vari, grazie alla perseveranza delle generazioni che custodiscono e tramandano.

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