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Da Psychodonna ad Anci Puglia, da Futura a Sud Est donne un NO alla violenza di genere
Con Un giorno da Psychodonna di Rachele Bastreghi, Alessandro Baronciani e Mario Conte prende il via venerdì 29 e sabato 30 novembre a Lecce e Bari ufficialmente la terza edizione di Muse, rassegna di musica, teatro, danza e illustrazione. Dalle divinità della mitologia, al protagonismo femminile nella scena musicale contemporanea, anche quest’anno alcuni luoghi culturali e simbolici in giro per la Puglia accolgono le voci, i suoni e le immagini delle muse d’oggi. Fino al 28 dicembre a Bari, Lecce, Fasano, Noicattaro, Alberobello in programma la musica di Rachele Bastreghi, Carolina Bubbico con l’Orchestra della Magna Grecia e la Banda Talos, Chiara Civello feat. Nicola Conte, Rachele Andrioli & Coro a Coro, Coca Puma, Gaia Morelli, Laura Masotto, Nziria, Missy Dj, Lyl, Maelys, Angelica, Vipera, Fabiana Palladino, Lumen, Barbara Laneve, Magalí Sare, Manel Fortià, la danza di Elisa Barucchieri e ResExtensa, il teatro della Compagnia Licia Lanera e le illustrazioni della mostra Sister Resist. Muse è organizzata dall’associazione Locus Festival di Locorotondo con il supporto della Direzione Generale Spettacolo – Ministero della Cultura in collaborazione con Regione Puglia, le amministrazioni comunali coinvolte e in partenariato con numerose realtà pubbliche e private.
Un giorno da Psychodonna, è un concerto disegnato, nato dalle canzoni di Psychodonna, disco solista di Rachele Bastreghi, musicista, chanteuse e anima femminile dei Baustelle. Un’esibizione intima e trascinante per voce, piano ed elettronica nella quale una delle icone più riconosciute e ammalianti della scena pop-rock italiana suonerà dal vivo con il produttore, musicista e sound designer Mario Conte (Miriam Makeba, Ru Paul, Alfio Antico, Davide Livermore, Peppe Barra, Meg, Colapesce, Filippo Timi, Loredana Bertè, Rodrigo D’Erasmo) mentre il fumettista, illustratore, art director, grafico e musicista Alessandro Baronciani disegnerà in diretta. Lo spettacolo immagina un giorno nella vita di una ragazza che ha, finalmente, una “stanza tutta sua”, un posto dove rinascere ogni mattina, rivoluzionando e inventando un nuovo mondo possibile dopo il tramonto. La regia del suono è curata da Lorenzo Caperchi. Dopo il lungo e fortunato tour con i Baustelle, Rachele Bastreghi riprende il suo racconto solista: le sue canzoni si mescolano ad altri celebri brani, creando un luogo sospeso in cui dolcezza e rivoluzione convivono. In occasione di queste nuove date e, soprattutto, del ventennale della scomparsa di Giuni Russo, la cantante ha deciso di omaggiare una delle artiste che l’hanno maggiormente influenzata con la cover di “Crisi metropolitana”, brano del 1981 contenuto nell’album “Energie”, frutto della collaborazione con Franco Battiato. L’idea nasce durante la scrittura dell’EP “Marie” ma si concretizza poi in studio con Mario Conte durante la preparazione di questo nuovo tour, per ricordare e celebrare un’artista unica, per carattere, intuito e genuinità artistica, ad oggi forse troppo dimenticata. Sabato 30 novembre alle 18,30, prima del concerto all’Officina degli Esordi di Bari, in collaborazione con l’associazione culturale Spine, Alessandro Baronciani presenterà il libro “Una storia a fumetti” (Bao), edizione ragionata della sua prima raccolta, costruita proprio partendo dai fumetti autoprodotti che lui spediva in tutta Italia più di vent’anni fa. Una vera masterclass di storytelling, raccontata con la libertà che solo un autore che ha tutto da dimostrare e nessun limite imposto si può permettere.
Anci Puglia: “La violenza alle donne è come una ferita sociale”
In una dichiarazione congiunta, la presidente di Anci Puglia Fiorenza Pascazio e la vicepresidente delegata alle Politiche di Genere Luciana Laera, hanno sottolineano l’urgenza di affrontare la violenza sulle donne come una ferita sociale e culturale che attraversa ogni ceto e generazione. Come evidenziato anche dal presidente nazionale Anci Gaetano Manfredi e dalla neodelegata alle Pari Opportunità Vittoria Ferdinandi, si tratta di un fenomeno che affonda le radici in una cultura di pregiudizi e discriminazioni che richiede un impegno collettivo e sistematico per essere superata.
Anci Puglia ribadisce l’importanza di considerare la lotta contro la violenza sulle donne una priorità sociale. Tra le azioni fondamentali si sottolinea il ruolo dell’educazione affettiva e sessuale nelle scuole, indispensabile per contrastare stereotipi e comportamenti violenti, e il potenziamento delle politiche locali a sostegno delle vittime. Questi interventi devono garantire servizi di accoglienza, supporto legale e reinserimento sociale, ma anche agire per ridurre il gender gap, un fattore che perpetua disuguaglianze e disparità.
Anci Puglia, anche attraverso l’iniziativa GenereinComune, rinnova il proprio impegno a collaborare con i Comuni pugliesi per realizzare campagne di sensibilizzazione, attività educative e azioni formative concrete. Solo unendo le forze sarà possibile costruire comunità più inclusive, giuste e sicure, in grado di tutelare i diritti e la dignità di ogni donna.
“Spazi di inclusione”, il libro “Le donne della dichiarazione universale dei diritti umani” e lo spettacolo “veleno” per “Futura”
Venerdì 29 novembre e domenica 1 dicembre alle Officine Cantelmo di Lecce si concludono le attività di Matrie, progetto dell’associazione culturale UASC, sostenuto dalla seconda edizione dell’avviso “Futura – La Puglia per la parità”, promosso dal Consiglio regionale della Puglia. Attraverso i vari linguaggi della cultura e delle arti performative, la manifestazione prova a riflettere su un modello più inclusivo di società.
Venerdì 29 novembre alle 18:30 (ingresso libero e gratuito) la Mediateca delle Officine Cantelmo (via Corte dei Mesagnesi 30) accoglierà l’incontro “Spazi di inclusione: genere e rappresentanza nell’industria culturale e creativa”, un momento di riflessione e racconto sullo spinoso e attuale tema del lavoro delle donne, troppo spesso accantonato nel dibattito pubblico. Una tematica complessa ma sempre urgente che deve necessariamente generare una discussione aperta e concreta in una società che possa definirsi inclusiva e promuovere il benessere delle persone e delle comunità. L’approfondimento – coordinato dalla scrittrice e autrice Giulia Maria Falzea – partirà dalle questioni che riguardano il lavoro nell’ampio settore delle imprese culturali e creative e delle performing arts. Tanti sono gli aspetti problematici che il mondo dell’occupazione pone alle donne: la conciliazione lavoro|vita privata, la questione salariale, l’accesso ai servizi, la necessità di allontanarsi dalla propria famiglia per lavorare. Non sarà una conferenza, ma un cerchio aperto e condiviso che ospiterà esperienze, storie, proposte.
Domenica 1 dicembre (ingresso libero e gratuito) alle Officine Cantelmo (via Corte dei Mesagnesi 18), l’appuntamento finale prenderà il via dalle 18:00 con la presentazione del libro “Le donne della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” della giornalista Enrica Simonetti, uscito per Manni Editori. Cosa hanno in comune otto donne che hanno sventolato la bandiera dei diritti umani? A prima vista, ma solo in apparenza, Eleanor Roosevelt, Hansa Jivraj Mehta, Lakshmi Menon, Minerva Bernardino, Begum Shaista Ikramullah, Bodil Begtrup, Marie-Hélène Lefaucheux ed Evdokia Uralova non si somigliano. Sono nate in luoghi diversi del mondo, anche lontani fra loro. Hanno estrazioni sociali differenti, vivono in contesti umani dissimili. Eppure, nel 1948, sono tutte lì, attorno ad un documento che ha cambiato la storia dell’umanità. Alle 19:00 in scena lo spettacolo “Veleno” della Compagnia Tarantarte con regia e coreografia di Maristella Martella con Laura De Ronzo, Manuela Rorro, Giulia Piccinni e Adele Benlahouar. Cinque donne, cinque storie. Ognuna a narrare la propria versione di sé, tra le diverse possibili. Corpi di donne che si fronteggiano e che si sostengono, donne con braccia forti che possono colpire ma che sanno anche cullare, corpi che talvolta cadono ma che sempre si rialzano. Donne che sono prima di tutto umane, contraddittorie, autentiche, incastrate in uno spazio claustrofobico, sospese nel tempo dell’inquietudine. Donne ieratiche e seduttive, come sacerdotesse custodi di un culto misterico prima che misterioso, conducono lo spettatore alla sua iniziazione.
Il progetto Matrie ha ospitato anche l’anteprima dello spettacolo “Strange Fruit: la voce di Billie Holiday per i diritti civili”, nell’ambito del festival Conversazioni sul futuro, le presentazioni dei libri “Una cosa per la quale mi odierai” della cantautrice e scrittrice Erica Mou (Fandango) e “Movimenti terra – Earth movers” di Simona Cleopazzo (Collettiva edizioni | Prose minime), l’inedito concerto|spettacolo “Non si può più cantare niente?” con il cantautore Massimo Donno, la cantante Serena Spedicato e il giornalista Pierpaolo Lala.
“Un altro genere di voci: musica e versi di donne”. L’associazione Sud Est Donne insieme alle detenute a Taranto
L’associazione Sud Est Donne commemora la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne insieme alle donne detenute nella sezione femminile della Casa Circondariale di Taranto.
In commemorazione della Giornata per l’eliminazione de la violenza contro le donne, il 25 novembre l’associazione Sud Est Donne ha rinnovato l’impegno con le donne della sezione femminile della Casa Circondariale di Taranto attraverso l’evento “Un altro genere di voci: musica e versi di donne” in continuità con il progetto “Un’altra Via delle Donne” Spazio di Generatività Femminile, finanziato dall’Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della regione Puglia.
“Un altro genere di voci: musica e versi di donne”, evento accolto con entusiasmo dalla Direzione della Casa Circondariale, è un momento speciale di condivisione, un appuntamento pensato, creato e curato per questa occasione, per ricordare quanto la poesia delle donne è un mezzo potente per donare forza, emozioni e spunti di riflessione. Un viaggio tra i versi e la voce di diverse poete, da Alda Merini a Joumana Haddad, lette e interpretate dall’attrice Erika Grillo e accompagnate dalla musica della violinista Didi Tartari, concertista, docente e già primo violino dell’Orchestra sinfonica della Radio Televisione Albanese.
L’evento avrà luogo nella sezione femminile della Casa Circondariale alle ore 15:00 alla presenza della dott.ssa Patrizia Pizzuto, funzionaria dell’Area Trattamentale della Casa Circondariale, delle donne detenute, le operatrici dell’aps Sud Est Donne e di altre realtà associative già impegnate in altre progettualità nella Casa Circondariale.
Il progetto “Un’altra Via delle Donne” Spazio di Generatività Femminile dedicato alle donne detenute promuove attraverso attività laboratoriali un lavoro di potenziamento dell’autostima, della gestione delle emozioni, dell’assertività e l’autodeterminazione. Tutti gli interventi hanno come obiettivo principale la cura di sé come punto di partenza per la autorealizzazione e la costruzione di relazioni positive sulle quali fondare le basi della esperienza presente e la costruzione del proprio futuro.
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