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MOTTOLA - Intensificate le azioni di tutela della fauna selvatica per il Bosco Sant'Antuono

Il grido d’allarme del WWF Trulli e Gravine: «Le lucciole sono a rischio di estinzione»

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«Da diversi anni il WWF Trulli e Gravine ha inserito tra le azioni di monitoraggio e tutela della fauna selvatica che realizza sul territorio del Parco naturale regionale Terra delle Gravine, interventi finalizzati in particolare alla tutela e conservazione degli esemplari di Lampyris noctiluca e Luciola lusitanica, due specie di lucciole presenti nell’area del Bosco di Sant’Antuono, ricadente nel comune di Mottola. Le lucciole sono animali rari, delicati e altamente localizzati sul territorio regionale pugliese». È questo quanto si afferma in un comunicato da parte di Michele Mastromarino, presidente dell’Associazione WWF Trulli e Gravine ETS.

La pericolosa curiosità dei visitatori

(Immagini internet)

(Immagini internet)

L’affascinante fenomeno della bioluminescenza, si dice poi, adottato da questi esemplari durante la stagione riproduttiva, ha da alcuni anni attirato la curiosità di numerosi visitatori che si sono riversati nel bosco. La presenza di numeri elevati di visitatori, spesso ignari delle adeguate modalità di fruizione del bosco nel rispetto di tutta la fauna selvatica e dell’ambiente del bosco, ha reso necessaria l’attivazione di azioni di formazione, contingentamento e supervisione delle attività di fruizione durante la stagione riproduttiva che va dalla seconda metà di maggio alla prima decade di giugno.
Pertanto è stato realizzato un cartello affisso all’ingresso del bosco che indica le buone prassi di fruizione del bosco come il divieto ad utilizzare fonti luminose artificiali che confondono gli animali compromettendo le attività riproduttive e minacciando la specie. Ma anche il divieto di toccare o disturbare gli animali. Inoltre contiene un invito ad assumere comportamenti che siano il più possibile rispettosi degli animali e del bosco.

Il sentiero  del bosco delle lucciole (fa internet)

Il sentiero del bosco delle lucciole (da internet)

Il WWF Trulli e Gravine ha inoltre realizzato presso l’Oasi WWF Monte Sant’Elia delle giornate di formazione destinate alle guide e agli operatori turistici per diffondere il più possibile informazioni inerenti la biologia delle lucciole e le buone prassi di fruizione del bosco. Da diversi anni i volontari del WWF cooperano con il Comune di Mottola per individuare strategie di regolamentazione degli accessi al bosco e monitoraggio delle modalità di fruizione grazie alla preziosa collaborazione della Polizia municipale, delle associazioni di Protezione Civile e dell’Ufficio turistico.
Nonostante tali interventi, si rende necessaria l’adozione di misure ancora più protettive allo scopo di ridurre al minimo possibile l’impatto della presenza degli esseri umani sul bosco e i suoi abitanti. Pertanto nel corso degli ultimi mesi il WWF Trulli e Gravine ha effettuato delle valutazioni approfondite anche con l’ausilio di esperti ecologi sia interni che esterni all’associazione e condotto una serie di interlocuzioni con diversi referenti dell’Amministrazione comunale di Mottola per stimolare una corretta gestione dell’afflusso di visitatori decidendo in ultimo, per le motivazioni sopra espresse, si è deciso di non consentire gli accessi di gruppi o singoli al Bosco di Sant’Antuono passando per i sentieri dell’Oasi Monte Sant’Elia.

Cosa fare ?

Tutte le attività svolte dal WWF Trulli e Gravine che riguardano la tutela della flora e della fauna del PNR Terra delle Gravine in particolare per quelle specie a rischio di estinzione, sono possibili anche grazie al progetto Protectionist sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Volontariato 2022 e che muove dalla necessità di potenziamento delle fondamentali attività, già svolte dal WWF Trulli e Gravine, anche attraverso attività di divulgazione scientifica ed educazione ambientale rivolte a cittadini, studenti e imprenditori, allo scopo di stimolare maggiore consapevolezza delle risorse del territorio e promuovere azioni di tutela in collaborazione con gli enti pubblici. Infatti, anche l’amministrazione comunale di Mottola, a tale scopo il 23 maggio ha emanato “Ordinanza
accesso Bosco di Sant’Antuono. Anno 2024”, in condivisione con quanto osservato dai volontari dell’associazione, ha adottato misure più cautelative di accesso riducendo il numero dei partecipanti per ogni gruppo a venti persone. Per maggiori informazioni e per prenotare l’accesso al bosco è necessario contattare l’Info-Point del Comune di Mottola (telefono: 099 8867640). La natura può regalarci momenti meravigliosi e tutti vorremmo avere l’opportunità di godere della sua bellezza, ma questo sarà possibile solo se ci impegneremo nella sua salvaguardia. «Ognuno di noi – conclude la nota del WWF – può quotidianamente dare il proprio contributo, anche solo rinunciando ad una passeggiata nel bosco con l’obiettivo di tutelare e garantire la presenza di questi magnifici animali anche per le generazioni future».

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