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ATTENTI AL LUPO! - Le interferenze del cuore in "Amore & Psiche"

Il triangolo imperfetto. «Mio marito mi tradisce con un uomo. Cosa faccio ora?»

Elle Decor di Salvador Dalì

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Riprendiamo dopo un po’ di tempo dall’ultima lettera la rubrica “Amore & Psiche” tenuta dal nostro esperto Fermetef. Questa che segue è il quesito sottopostoci da una donna su un tema piuttosto scottante, che ci porta ad affrontare ancora i problemi di coppia e sentimentali.«Dopo quarant’anni di vita coniugale – si dice – che credevo appagante per entrambi, mi sono accorta che da anni lui vive una relazione parallela con un uomo. Il mondo mi è crollato addosso. Cosa devo fare? Lasciarlo o subire questa situazione in silenzio? È difficile ricominciare tutto alla mia età.»

di Fermetef

 In ogni persona che sia maschio o femmina coesistono una parte maschile e una femminile. Secondo accreditati studi scientifici la proporzione in cui le due parti coesistono è rispettivamente del sessanta e del quaranta per cento.
Il quaranta per cento è sempre quella del sesso opposto.
ImmagineDa ciò si desume che quello che lei sta vivendo con suo marito non si può trattare di tradimento vero e proprio ma di una persona che uscendo dalla cultura dominante ha scelto di soddisfare anche l’altra sua parte. Al tempo dei greci era addirittura naturale questo tipo di comportamento e non veniva condannato. Il tradimento poi – bisogna evidenziare –per se stesso ha inizio sin da quando inizia la vita. Suggerisco al riguardo di leggere un meraviglioso libro di Aldo Carotenuto dal titolo: “Amare e tradire”. Anche Gesù, se ci si pensa, fu tradito oltre che da Giuda anche dal Padre Eterno, tanto che sulla croce esclamò: “Signore, perché mi hai abbandonato?”
La prima cosa che perciò le suggerisco è di rielaborare quanto le è accaduto. La letteratura è piena di tali episodi e di come – da chi ne è rimasto coinvolto – sono stati affrontati. La nostra cultura purtroppo è quella del possesso e non quella dell’amore.  Quindi il tradimento fa soffrire perché preannuncia la perdita della persona amata. Non è così nel suo caso e i quaranta anni trascorsi insieme in maniera appagante lo dimostrano. So che da sola le sarà molto difficile farcela e quindi l’altro consiglio che le do è quello di esaminare l’accaduto insieme a una persona aperta di idee e che le vuole bene, se non insieme a uno psicoterapeuta esperto.
Quarant’anni non si devono buttare via ma devono darle la forza di superare questa prova a cui la vita la sta sottoponendo.
Quarant’anni felici vogliono dire che siete persone bellissime e se si pone in posizione amorevole e accogliente potrebbe addirittura parlarne con suo marito e aiutarlo in quanto anche lui per quarant’anni nel tradirti si è sentito in colpa ed è sicuramente pieno di rimorsi. Infine voglio suggerirle di immaginare che lui sia suo figlio e non suo marito, e che quindi ti ponga nei suoi confronti come una madre amorevole si potrebbe porre nei confronti di un figlio che si affida a lei. L’amore alla fine vince sempre e anche in questo caso potrà essere per lei una fonte inesauribile di suggerimenti e consigli. Un consiglio: scelga bene però con chi condividere questo suo “segreto”.

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