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Ritratto d'artista

Isabelle Sirelius, il suo astrattismo pittorico dalla Scandinava ai trulli della Valle d’Itria

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Isabelle Sirelius (al centro della foto)

a cura di Marcello Nitti

aIMG_8504IL TAGLIO sbarazzino, le gote rosse ai primi raggi di luce, il sorriso impresso sul volto, rendono Isabelle,  giovane artista svedese, una persona estroversa e amante della vita. I suoi trent’anni vissuti  in giro per il mondo le hanno indicato che le strade da percorrere, oltre quelle della sua città bagnata dal mar Baltico, Stoccolma, sono quelle dell’arte. Aveva solo quattro anni  quando fece il suo primo dipinto, e cinque quando la sua indole poliedrica di futura artista le fece pronunciare le fatidica frase:  “da grande voglio  fare la pittrice”.
Se è vero che ogni artista si lascia ispirare da ciò che lo circonda, Isabelle usa il pennello per catturare i silenzi della natura e dotarli della parola, attraverso forme e colori. La sua pittura è diretta, rigorosa, ma allo stesso tempo estatica. E’ un mondo che si ritrae nella sua interezza, senza alcun bisogno di anteporre la tecnica alla spontaneità di ciò che viene catturato e impresso  sulla tela. “Amo la vita”,  parole cariche di significato, quelle pronunciate dalla giovane artista. Un amore per il viaggio e la scoperta, che sin da adolescente l’ha portata a scoprire il mondo con occhi capaci di  custodirne  i segreti.
A diciassette anni ha iniziato il suo percorso in Europa, per circa tre anni i numerosi viaggi in Francia le hanno permesso di conoscersi e  sperimentarsi  nella capitale mondiale della cultura, Parigi. Nel 2012 si è recata a New York dove ha frequentato l’accademia nazionale di arte della grande mela. Un’esperienza, questa, che le ha permesso di consolidare la sua preparazione sia sul piano teorico, che su quello esperienziale. Tanti i temi trattati dagli schizzi del suo pennello, che con vigore  regala a chiunque si fermi a guardare le sue opere. Un ruolo di particolare interesse assumono i respiri della natura, in un campo di margherite giocose , o sulla scia di tramonti infuocati di luce intensa , sino ad arrivare all’amore, tema pregnante del suo animo  di artista.

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I suoi quadri sono stati esposti per la prima volta nel 2009 a Stoccolma, presso il Kulturcentrum e per ben due anni  di seguito nella Galleria Industrigatan, civico 12, nella capitale svedese. Da qualche anno Isabelle, al diario dei suoi viaggi, ha aggiunto la conoscenza di luoghi e  persone di una regione  che ha conquistato il suo cuore e sta plasmando la sua arte, la Puglia. Appassionata di moda e cucina si sente ormai anche lei un po’ italiana…  Tra i suoi progetti lavorativi c’è infatti quello di promuovere delle mostre in Puglia, nell’incantevole Valle d’Itria, nella cittadina di Martina Franca, dove da qualche anno viene periodicamente a trascorrere le vacanze.
Le risate fragorose, la semplicità dei suoi gesti e il calore del suo sguardo fanno di Isabelle,  ragazza svedese dagli occhi blu, un’artista vicina alla gente, anche a quella che per nascita è molto lontana dalle tradizioni della sua terra. L’arte è la corda che congiunge le diversità, e seppur lontana chilometri di terra, prende forma sotto uno stesso cielo creativo ispiratore di bellezza.

08/07/2017 Sara Montorsi © Geophon

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