ILNUOVOPAESE.IT del 12/18 settembre 2024, Numero 37 (Anno XIV) - IN COPERTINA
La scuola del futuro? A Londra la prima classe senza insegnanti con un visore di AI
di Valeria Meli
In questi giorni oltre 7 milioni di studenti italiani sono tornati sui banchi di scuola, pronti ad affrontare insieme a docenti e compagni il nuovo anno scolastico.
Non è così per una classe del David Game College di Londra – questo il nome della scuola privata – dove gli studenti (per la cifra di 27 mila sterline l’anno) potranno conseguire il General Certificate of Secondary Education senza la guida dei docenti ma utilizzando, in maniera combinata, piattaforme di intelligenza artificiale e visori di realtà virtuale.
Quest’anno il corso, in fase sperimentale, sarà seguito da ventidue studenti minorenni coadiuvati da tre assistenti “tutor” che saranno presenti in classe a turno per controllare il gruppo degli alunni.
A sostenere fortemente questo progetto è John Dalton, co-presidente della scuola. In un’intervista rilasciata a Sky News, Dalton, ha affermato che le piattaforme presentano l’indubbio vantaggio di monitorare accuratamente in cosa eccelle lo studente e in cosa ha bisogno di maggiore aiuto, adattando così i loro programmi di lezione. Gli insegnanti invece, per quanto bravi – a suo parere – sono sempre fallibili, soprattutto per ciò che concerne la valutazione.
Chissà cosa produrrà questa rivoluzione e se in futuro verrà estesa a tutto il sistema scolastico. Personalmente, da insegnante che ha lavorato in aree a rischio dispersione scolastica e i contesti dal tessuto sociale particolarmente fragile, mi pongo numerose perplessità su come si potrà lavorare su emozioni, conflitti e disagi personali, relazionali e familiari, che sempre maggiormente colpiscono i nostri giovani. (Ricordiamo a tal proposito che nella Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024 il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha affermato che nel nostro paese, nel 2023, sono stati 280mila gli studenti che hanno utilizzato psicofarmaci senza prescrizione medica).
Senz’altro l’intelligenza artificiale permetterà ai vari stati di realizzare un’istruzione in grado di non gravare sulle casse dello stato. Poco importa se si disumanizzerà totalmente il processo di apprendimento. Servirà sempre l’umanità?
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