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«Leggi tu, leggo anch'io... leggiamo insieme». I libri che rendono più ricca la nostra vita

Le parole che ci salvano: la loro importanza nell’ascolto degli altri e di se stessi

Il secondo appuntamento con l’invito alla lettura di “Fermetef” affronta il tema del potere delle parole come rispetto e “cura” di se stessi e degli altri. Un libro che bisognerebbe leggere insieme ad altri con attenzione, tenendo appunto presente il tema di questa rubrica: “Leggi tu, leggo anch’io… leggiamo insieme”.

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di Fermetef

81-BfPeQvnL._SL1500_Il libro di cui vorremmo parlare questa settimana è “Le parole che ci salvano” di Eugenio Borgna. Un libro che esplora il potere delle parole nella cura e nella relazione umana, soprattutto in ambito psichiatrico. Borgna, un rinomato psichiatra e psicoterapeuta, analizza come le parole possano essere strumenti di guarigione, consolazione e comprensione reciproca.
Il libro si articola in diversi capitoli, ciascuno dei quali approfondisce un aspetto specifico del ruolo delle parole.
Borgna sottolinea l’importanza della comunicazione empatica e del linguaggio non solo come mezzo di espressione, ma anche come via per costruire ponti emotivi tra le persone. Egli esplora il significato di parole come “ascolto”, “speranza”, “dolore”, e “gioia”, riflettendo su come queste possano influenzare positivamente o negativamente lo stato d’animo e la salute mentale delle persone. Inoltre, Borgna pone l’accento sulla necessità di una comunicazione autentica e sensibile, che tenga conto delle fragilità e delle sofferenze altrui. Nel libro si discute anche di come la poesia e la letteratura possano offrire parole che confortano e curano, e di come queste forme d’arte possano essere integrate nella pratica terapeutica.
In sintesi, “Le parole che ci salvano” è un libro che celebra il potere terapeutico del linguaggio, invitando i lettori a riflettere sull’importanza di scegliere con cura le parole che usano nelle interazioni quotidiane, specialmente in contesti di cura e sostegno emotivo.
“Le parole che ci salvano” di Eugenio Borgna approfondisce ulteriormente vari aspetti del linguaggio e delle sue implicazioni nella psichiatria e nelle relazioni umane. Il libro è suddiviso in capitoli tematici che esaminano dettagliatamente come diverse parole e concetti possano influenzare la mente e il cuore delle persone.
Ecco alcuni dei temi principali trattati nel libro.
Il potere dell’ascolto
Borgna discute l’importanza dell’ascolto attivo e empatico, sottolineando come un ascolto autentico possa fornire un sostegno significativo a chi è in difficoltà. L’ascolto non è solo un atto passivo, ma un impegno attivo nel comprendere e accogliere l’altro.
La speranza come cura
La speranza è descritta come una forza vitale che può sostenere le persone nei momenti di crisi. Borgna esplora come le parole di speranza possano riaccendere la luce in situazioni di disperazione e contribuire al processo di guarigione.
Il linguaggio del dolore
Il libro esplora come il dolore, sia fisico che emotivo, possa essere espresso e alleviato attraverso le parole. Borgna evidenzia l’importanza di riconoscere e validare il dolore altrui attraverso una comunicazione empatica.
La gioia e la gratitudine
Anche la gioia e la gratitudine sono trattate come elementi essenziali della vita umana. Borgna illustra come esprimere e condividere questi sentimenti possa migliorare il benessere psicologico e rafforzare i legami interpersonali.
Il silenzio
Un altro tema cruciale è il ruolo del silenzio nella comunicazione. Borgna riflette su come il silenzio possa essere eloquente e significativo, offrendo uno spazio per l’elaborazione interiore e la riflessione.
Parole di letteratura e poesia
Borgna attinge alla letteratura e alla poesia per mostrare come le parole artistiche possano avere un effetto terapeutico. Le opere letterarie sono viste come fonti di conforto e ispirazione, capaci di esprimere emozioni e stati d’animo complessi.
La cura delle relazioni
Infine, il libro si concentra sull’importanza delle relazioni umane e su come la qualità della comunicazione influenzi queste relazioni. Borgna suggerisce che una comunicazione sincera e attenta può rafforzare i legami e promuovere la guarigione reciproca.
In tutto il libro, Borgna combina dunque la sua esperienza clinica con riflessioni filosofiche e letterarie, offrendo una prospettiva profonda e umana sulla potenza delle parole. Il testo invita i lettori a considerare attentamente il senso di ogni parola che viene pronunciata. E in tempi in cui le parole vanno in libertà ovunque, ad iniziare dai social, il libro bisognerebbe leggerlo anche nelle scuole, come forma educativa al linguaggio che rispetti se stessi e gli altri.

“Storia del Grande Salento”, a Taranto la presentazione del libro di Lino De Matteis

LocandinaUn libro in controtendenza, alla ricerca degli elementi unitari che tengono insieme il territorio, in un mondo che sembra andare verso la disgregazione globale, in preda a sovranismi e provincialismi. Il volume del giornalista Lino De Matteis “Storia del Grande Salento” (Edizioni Grifo) sarà presentato lunedì 27 maggio a Taranto, presso la “Sala degli Specchi” di Palazzo di Città, alle ore 17:00. Dialogheranno con l’autore il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, l’ammiraglio Fabio Caffio, il presidente del Centro studi “Cesare G. Viola” Enrico Viola e il docente dell’UniSalento Guglielmo Forges Davanzati. Modera il giornalista Pierangelo Putzolu.
Un’occasione per parlare del passato e del futuro del territorio senza pregiudizi e preconcetti. Il “Grande Salento” si presenta come l’erede geografico dell’antica “Terra d’Otranto”, una sintesi lessicale per richiamare quella regione storica, senza tuttavia condividerne il contenuto egemonico che essa ha rappresentato. A cento anni dalla tripartizione del territorio, il Grande Salento indica geograficamente l’insieme del territorio delle tre province di Brindisi, Lecce e Taranto, riconoscendone l’esistenza, la storia e l’identità.
Nonostante gli inevitabili contrasti dei provincialismi, dalla storia dell’ultimo secolo emerge che la suddivisione fascista del territorio, voluta anche per venire incontro alla legittima esigenza di autonomia dei tarantini, non è riuscita a cancellare del tutto quel sentimento unitario, che si è di continuo riproposto in diverse occasioni e manifestato di recente attraverso accordi e intese tra i maggiori enti delle tre province. Un sentimento che non scaturisce solo dalle comuni radici storiche ma, anche, dalla consapevolezza di dover affrontare insieme le sfide della crescita e della modernità.
Il Grande Salento non è una moda o una nostalgia, come ripete spesso l’on. Giacinto Urso, ma una necessità. La “città polivalente ionico-salentina” rappresenta, infatti, la dimensione ottimale per costruire un sistema di “reti urbane intelligenti”, in grado di ridare al Salento quel ruolo centrale che, in passato, ha avuto nel Mediterraneo, e avere il giusto peso in Puglia. Sulle radici di Terra d’Otranto, innegabile collante storico-culturale del territorio, si è innestata la volontà di ritrovare un comune interesse identitario attraverso lo spirito confederativo emerso, negli ultimi decenni, con gli accordi di partenariato e la firma dei protocolli d’intesa tra le istituzioni delle tre province salentine.Il libro di De Matteis ripercorre in modo sintetico gli eventi storici che hanno interessato il territorio, dalle origini preistoriche ai nostri giorni: dai nativi salentini alla Messapia, dalla Calabria romana alla Longobardia bizantina, dalla Terra d’Otranto normanna alla Provincia di Lecce borbonica, dalla suddivisione fascista allo spirito confederativo delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. L’autore prova anche a sfatare e correggere alcuni pregiudizi e falsità che distorcono il significato vero e la percezione dell’espressione “Grande Salento”.
L’autore Lino De Matteis, giornalista e scrittore, dirige attualmente la rivista ilGrandeSalento.it, che ha creato. Tra i fondatori del Quotidiano di Lecce Brindisi Taranto, oggi Nuovo Quotidiano di Puglia, è stato direttore editoriale del quotidiano il Paese Nuovo, caporedattore del settimanale la Tribuna del Salento e direttore del mensile Progetto. Già collaboratore della Repubblica e dell’Espresso, ha fondato la Glocal Editrice e scritto vari libri di saggistica e attualità.

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